da Repubblica Bari. Speciale formazione 28.01.2021
A Bari nuovi percorsi professionalizzanti gratuiti per sviluppatori di software dell’ITS Apulia Digital Maker, co-progettati con Distretto Produttivo dell’Informatica pugliese e InnovaPuglia.
I processi di digitalizzazione del tessuto produttivo, sociale e culturale nazionale hanno subìto uno straordinario impulso di accelerazione durante questa emergenza pandemica. Il vorticoso sviluppo negli ultimi mesi dell’e-commerce, dello smartworking e del digital entertainment ha portato nel mondo dell’ICT un’esponenziale crescita della domanda di professionisti nello sviluppo software e app, esperti di cybersecurity e nella progettazione di prodotti in Realtà aumentata e Virtuale; contemporaneamente non si sono fermate le realtà operanti nell’e-health e nel fintech.
Si parla, in sintesi, di quegli esperti dell’innovazione informatica che da anni rientravano già tra le figure professionali più richieste nel mercato del lavoro, necessarie al sistema imprenditoriale nazionale per adeguarsi ai nuovi paradigmi della trasformazione digitale e tecnologica richiesta dall’Industria 4.0.
Sono i tanto spesso citati protagonisti di quel “mismatch” – il divario tra le competenze possedute dai lavoratori e quelle richieste dal mondo del lavoro – che oggi caratterizza la difficile ricerca di professionisti da parte di imprese e pubbliche amministrazioni. Si tratta di specialisti in ambito hi-tech, capaci di gestire e sviluppare i servizi, i processi e i prodotti che possano rendere l’Italia competitiva nel mercato globale contemporaneo.
Secondo i dati raccolti dall’’Osservatorio delle Competenze Digitali condotto da Aica, Assinform, Assintel e Assinter Italia e promosso da Miur e Agid, le imprese italiane hanno maggiori difficoltà nel reperimento delle figure più qualificate. I motivi sono due: il numero di laureati non ancora sufficiente e il gap di competenze possedute dai giovani diplomati. Quando non riescono a reperire figure adeguatamente preparate, le imprese sono quindi costrette a formarle internamente, anche in risposta al progressivo aumento qualitativo della domanda di mercato.
Anche nel vivace e lanciatissimo comparto pugliese dei servizi IT, oggi si registra questa crescente difficoltà a reperire lavoratori con le skills necessarie a supportare la rapida evoluzione in atto e a mantenere costante il trend positivo di un segmento che non si è mai fermato durante il lockdown, pur affrontando, ovviamente, le criticità di questo delicato momento. Secondo i dati raccolti dall’’Osservatorio IT’ del Distretto Produttivo dell’Informatica, ogni anno le cinque università pugliesi laureano circa 550 studenti nei diversi Dipartimenti di Informatica e Ingegneria e, di questi, oltre 400 sono potenzialmente assorbibili dalle sole aziende del Distretto. Il fabbisogno totale annuo di profili del settore informatico della Puglia – tra laureati e diplomati – è stimato in alcune migliaia.
I percorsi formativi degli ITS stanno lavorando, quindi, proprio per qualificare i giovani in possesso di un diploma di scuola media superiore e dare loro le skills necessarie per proporsi sul mercato e rispondere alla richiesta di profili tecnicamente avanzati.
Le imprese protagoniste della formazione dei giovani talenti
Tra le soluzioni messe in campo a livello regionale per la formazione dei professionisti del settore IT, sicuramente l’iniziativa più importante è nata dalla collaborazione tra il Distretto Produttivo dell’Informatica pugliese guidato da Salvatore Latronico e la Fondazione ITS Apulia Digital Maker, presieduta da Euclide Della Vista. Il Distretto – che conta cinquanta tra le più rilevanti imprese pugliesi del settore IT oltre ad associazioni, consorzi, enti di ricerca e tutte le università della regione, per un fatturato superiore al mezzo miliardo di euro e oltre 5.000 addetti – e la Fondazione – tra le sette realtà del sistema ITS Puglia che opera nell’alta formazione ICT e accreditata dal MISE come Centro di Trasferimento Tecnologico – saranno affiancate da InnovaPuglia. La società in house della Regione Puglia si occupa della programmazione strategica a sostegno dell’innovazione.
I tre maggiori soggetti istituzionali, uniti nella mission di aggregare la domanda di innovazione e digital transfer presente nel territorio hanno, infatti, siglato un’alleanza progettuale sul tema; l’obiettivo è avviare un mirato e articolato intervento per dare risposte al problema partendo dal recruitment e dalla formazione di professionalità giovani, altamente preparate e specializzate sui reali bisogni del settore. Il risultato è l’avvio di nuovi corsi di alta formazione post diploma in Developer 4.0 nella sede di Bari dell’ITS Apulia Digital Maker che, dopo Foggia, Lecce, Molfetta (Ba) e Cagnano Varano (Fg), ha deciso di far partire il percorso professionalizzante nei linguaggi di programmazione Java e .NET e applicazioni per i settori Cybersecurity, Fintech e E-Health nel capoluogo regionale.
ITS: oltre 80% dei “supertecnici” occupati ad un anno dal diploma
Grazie alla formula degli ITS – istituti ad alta formazione tecnologica nati sul fortunato modello della formazione duale europea con DPCM del 2008 – la ricerca di talenti da formare è direttamente gestita dalle imprese, con piani di formazione mirati alle specifiche esigenze produttive del territorio, secondo le direttrici indicate dal Distretto e da InnovaPuglia.
Ciò è possibile perché la didattica degli Istituti Tecnici Superiori, flessibile ed esperienziale, è a cura di docenti provenienti per il 70% dal mondo imprenditoriale e perché le attività di stage e tirocinio rappresentano il 43% delle ore totali. Gli ITS, quindi, sono uno strumento efficace per l’occupabilità dei giovani “super tecnici”, proprio perché sono percorsi in cui le imprese hanno un ruolo attivo nella didattica e assumono i ragazzi e le ragazze che hanno contribuito a formare.
Fra i vantaggi del principio duale del sistema di istruzione post diploma degli ITS vi è, inoltre, la capacità di prevedere più rapidamente le esigenze emergenti del sistema produttivo in termini di nuove competenze. I risultati di questa formula sono attestati dai dati del monitoraggio nazionale Indire del Miur, secondo i quali oltre l’83% degli studenti trova lavoro entro 12 mesi dal diploma.
E non a caso, le azioni e le risorse pianificate dal Miur e dal Mise nel piano nazionale di ripresa e resilienza (Next Generation EU) stanno mirando al rafforzamento del sistema di istruzione terziaria professionalizzante degli ITS, riconosciuto anche da Confindustria tra le priorità strategiche per lo sviluppo delle competenze tecnologiche abilitanti e la ripresa economica.
Developer 4.0: la scelta che proietta subito nel mondo del lavoro
Come riportato nel report dell’Osservatorio delle Competenze Digitali, nel 2019 il 46 % degli annunci di lavoro per sviluppatori software è rimasto senza risposte. Per questo motivo i nuovi percorsi di ‘Developer 4.0’ dell’ITS Apulia Digital Maker – che ha già avviato il corso a Foggia, Molfetta e Lecce negli scorsi anni in collaborazione con Exprivia spa e Links Management and Technology Spa, aziende leader del settore IT pugliese – saranno proposti anche a Bari con le principali società aderenti al Distretto Pugliese dell’Informatica.
I corsi, di 1.800 ore – concentrate in poco più di un anno – saranno finanziati dal Miur e dalla Regione Puglia attraverso Fondi EU e rappresenteranno una formidabile opportunità, quindi, per i diplomati pugliesi, di poter usufruire di una formazione terziaria, che assicura una connessione diretta con le imprese del Distretto Produttivo dell’Informatica pugliese.
I nuovi corsi, infatti, formeranno esperti in Java Enterprise Edition, Big data e Cloud per informatica e servizi ICT, sviluppatori software e app con competenze di alto livello, ma anche esperti di Microsoft.NET, ASP.NET e di altri linguaggi di programmazione e di applicazioni per i settori Cybersecurity, Fintech e E- Health.
Sono nove le aziende del Distretto che al momento hanno deciso di collaborare all’iniziativa: Auriga, Eusoft, Exprivia, Loran, Links Management and Technology, Mtm Project, Openwork, Sidea Group, Sysman. Si occuperanno di condividere le proprie conoscenze durante le ore di corso e di ospitare studenti per i percorsi di stage, al cui termine, molti avranno l’opportunità di essere assunti direttamente dalle imprese che li avranno formati.
Per tutti i partecipanti, la possibilità di formarsi per un profilo professionale che integra il ‘saper fare’ tecnologico con il conoscere metodologico: un ottimo viatico per svolgere la propria professione presso aziende informatiche, software house, medie/grandi aziende, pubbliche amministrazioni ma in start up che si occupano d’innovazione digitale.
Per informazioni sul progetto formativo in programma, che rilascia un diploma di V livello EQF Europeo e una serie di certificazioni professionali, visitare il sito www.apuliadigital.it